Brexit

BREXIT e settore commerciale: quali conseguenze?

Con il termine Brexit si identifica l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, iniziata ufficialmente il 1 febbraio 2020. Un vocabolo che abbiamo imparato a conoscere molto bene in questi ultimi mesi, tanto che è diventato d’uso comune nella nostra quotidianità.

Nei primi mesi del 2019, quando la data dell’effettiva uscita sembrava essere imminente, il peso della Brexit si è fatto notevolmente sentire, facendo registrare un aumento repentino delle spedizioni in export dal nostro Paese verso la Gran Bretagna. I produttori sfornavano continuamente merce per l’Inghilterra, i destinatari inglesi facevano incetta di approvvigionamenti prima del blocco… sembrava quasi che gli scambi commerciali potessero finire all’improvviso, il 1 aprile.

Fortunatamente, tutto ciò non è avvenuto: nei mesi a venire abbiamo assistito ad un continuo rinvio dell’uscita, con minacce e pugni di ferro tra Europa e Gran Bretagna e all’interno dello stesso governo inglese, tra chi continuava a sostenere la linea dura decisa dal referendum e chi invece voleva fare un passo indietro, fino al dicembre 2019, quando alle elezioni i Conservatori vincono e viene messo il punto sulla questione: la Brexit si fa. Con quali conseguenze per il settore commerciale?

Sul settore commerciale, la Brexit potrebbe avere diversi impatti negativi. In primo luogo, essendo il commercio strettamente legato all’import/export, potrebbero essere apportate delle modifiche a livello di costi e di modalità operative del trasporto merci. Ciò comporterà il pagamento di dazi doganali, tasse e altri oneri sia per le merci in entrata, sia per quelle in uscita dall’Inghilterra. In secondo luogo, il Regno Unito d’ora in poi sarà considerato Paese Extracomunitario, e quindi potrà apporre restrizioni sulla tipologia e la quantità di prodotti da spedire o da importare.

C’è però una nota positiva: sia il governo inglese che l’Europa hanno deciso di mantenere un clima sereno nelle trattative commerciali, in modo tale da non creare grossi sbilanci economici per entrambe le parti coinvolte.

Al momento, perciò, non possiamo che sperare che questa reciproca collaborazione dia frutti positivi, evitando grossi sconvolgimenti tra Inghilterra e Stati Membri, e continuare a seguire man mano le nuove direttive che verranno stabilite. Conciliando il tutto con l’emergenza Covid-19 – ne parliamo [qui] – problematica non indifferente nel futuro sviluppo dell’intero settore commerciale a livello globale.

Comunque vada, forti della nostra esperienza nelle spedizioni anche Extra CEE, vi accompagneremo in questa nuova operatività import/export con la Gran Bretagna con la sicurezza e l’affidabilità di sempre, proponendovi le migliori soluzioni e tutta la consulenza e la professionalità necessarie per far si che il vostro business continui a procedere per il meglio.